sabato 14 dicembre 2013

Fan Remix: quello che guardiamo ci appartiene



Ho conosciuto questo video ascoltando una bellissima relazione di Michael Welsch sui significati antropologici di YouTube. Mi è bastata qualche nota per esserne rapita: la colonna sonora, "US" una canzone di Regina Spektor, ha una forza eccezionale. Qui il testo tradotto in italiano.


L'unica informazione che viene fornita all'interno del video è una criptica descrizione: "multifandom metavid".

Vengono definiti video "multifandom" composizioni realizzate mixando clip provenienti da più di un film, shows, etc... Si tratta di una corrente nella produzione video molto intrigante in quanto coinvolge non unicamente le tecniche di mixaggio ma spesso anche le specifiche comunità (i fan) che si riconoscono nei materiali utilizzati. In questo caso si tratta di clip provenienti da serie tv o film famosi (Star Trek, The Matrix, Harry Potter, Lord of the Rings, X Files), conosciuti praticamente da tutti e che contribuiscono nell'insieme a creare quel senso di appartenenza che vuole essere il messaggio principale del video e che è riconoscibile anche dal titolo stesso che evoca un "noi" universale che viene plasmato dalla cultura contemporanea impregnata di storie digitali.

Cercando nel web ho trovato un articolo molto esaustivo che aiuta a comprendere meglio il messaggio che l'autore non comunica esplicitamente ma che lascia completamente cogliere ed interpretare allo spettatore: si parla di libertà della rete, di copyright e di creatività.

L'articolo si intitola "Fan Remix, Appropriazione e Riproducibilità" ed invita a considerare questo video come una decodifica moderna della lezione di Walter Benjamin contenuta nel saggio L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica

Il messaggio originale della canzone di Regina Spektor viene completamente ricontestualizzato e da denuncia politica si trasforma in un inno all'unità generata dalla condivisione e riappropriazione.

Ad esempio, cito dall'articolo:
"the refrain “it’s contagious” could be taken to refer to the viral nature of Web 2.0 participation; 
the line about “living in a den of thieves” played over the image of Jack Sparrow is obviously a reference to the pejorative labeling of fan remixers as pirates."

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